La magia della condivisione

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19 febbraio 2019

I social media sono pieni di ingiustizie. Perché alcune persone scrivono così tanti testi e pubblicano così tanti post, e ciononostante non ottengono reazioni? Mentre altri scrivono pezzi di contenuti a bassa qualità e ottengono centinaia o addirittura migliaia di condivisioni. Come può essere?

Come avrai già capito, oggi proveremo a svelare i segreti dietro la magia della condivisione virale.

Quindi, in primo luogo, perché le persone condividono?

Di fatto, le persone hanno sempre condiviso informazioni e l’hanno fatto molto prima che Internet apparisse. Le persone preistoriche hanno trovato modo di dire ai loro compagni di tribù dove trovare cibo gustoso e dove c’è pericolo. Nel 21° secolo continuiamo a passarci notizie importanti persona per persona, ma con metodi moderni.

Diciamo che abbiamo un’inclinazione mentale a farlo. In questo modo ci sviluppiamo e comunichiamo. Condividiamo i nostri pensieri, idee, umori – semplicemente, non possiamo vivere in modo diverso. Ci piace, ma di norma condividiamo solo le cose che riflettono i nostri interessi ed opinioni.

Questo è il perché, per scrivere post che diventano virali alla stessa velocità di come le torte calde vengono vendute, è importante allargare la mente e non postare contenuti datati sull’internet marketing, il blogging e tecnologie. Inoltre, noi copywriter e scrittori che soffriamo permanentemente da deprivazione di sonno, siamo quelli che li postiamo. Vuoi conquistare i social media? Cerca di vedere oltre tutto questo.

Per esempio, leggi di Phineas Barnum, il “bisnonno” del condividere e uomo di spettacolo di tutti i tempi.

Phineas Barnum ha fatto parlare di sé stesso al pubblico incessantemente da quando telefoni e computer sono apparsi. E nel 2017, Hugh Jackman stesso ha voluto interpretarlo nel musical che è stato chiamato “The greatest showman”.

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Forse ti piacerà anche il libro di Joe Vitale, “There’s a customer born every minute”. Puoi trovare molti consigli utili sul viral marketing di Barnum al suo interno. Inoltre, lo stesso autore ha anche scritto un libro sui testi ipnotici, ma non l’hai sentito da noi…

Se sei abbastanza aperto di mente ma i tuoi post ancora non sono virali e tu ancora non sei famoso, guarda attraverso le interviste di grandi attori, direttori di cinema, scrittori. Memorizza i modi in cui catturano l’attenzione del pubblico, come la mantengono e come fanno a far tornare indietro le persone più e più volte. Questa è vera arte, e loro ci mettono l’anima dentro.

Ad esempio, il giovane Jim Carrey usava scervellarsi su come farsi piacere dal pubblico, come farsi applaudire dalla gente, come farla ridere per i suoi scherzi, e farla parlare di lui agli amici. Voleva condividere e ci è riuscito. Tuttavia, il suo segreto non è ancora stato scoperto, ma forse è solo troppo forte. Ma anche questo è un obbiettivo decente da raggiungere.

La condivisione è ovunque e conta diverse migliaia di anni

L’idea è molto più profonda di quei pezzi di consiglio che i guru di Internet potrebbero darti, e i suoi segreti sono relativi alla psicologia. Le persone sono attratte col sesso, la morte e il potere. Solo tre milioni di argomenti ma c’è davvero molto spazio per l’immaginazione. Shakespeare sarebbe diventato un blogger da milioni di follower, perché era il migliore a scrivere di quei temi. Libera lo Shakespeare che è in te, in breve, sensazioni e temi caldi sono 100% virali e degni di condivisione.

E ogni volta che vuoi pubblicare un post, chiediti: “Per chi è fatto e che reazione voglio che provochi?” Se non riesci a trovare una risposta, forse dovresti lavorarci sopra di più. In questo caso potresti raggiungere il tuo obbiettivo con maggiore probabilità e velocità.

Potresti dire: “Ok, tutto molto bene ma cosa possiamo fare per far sì che le persone condividano i nostri testi oggi?” C’è un modo più veloce?

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Certo che c’è.

Un modo rapido: fai una foto di un gatto/coniglio/cagnolino → scrivi che il gatto/coniglio/cagnolino è triste e piangerà, e che solo un like, o una condivisione possono salvare il gatto/coniglio/cagnolino.