Gli utenti di Instagram parlano spesso di quanto siano imprevedibili ed esigenti gli algoritmi della piattaforma. Questi preoccupano in particolar modo chi gestisce blog professionalmente, promuove aziende e monetizza i propri sforzi. Uno degli incubi di tali utenti è essere bannati per sempre, ovvero perdere gli anni spesi a raccogliere pazientemente utenti sull’account. Sfortunatamente, può capitare.
Vi racconteremo quali sono le ragioni che possono portare a un blocco su instagram, le sanzioni che il social media impone ai trasgressori, e come non diventare uno di loro.
Cause del blocco account: dagli hashtag ai diritti sulle proprietà intellettuali
Causa #1. Incremento del numero di follower e commenti con l’aiuto di bot, like o follow di massa
Instagram sta diventando sempre più restrittivo nei confronti di servizi di bot e tentativi subdoli di attirare l’attenzione su un certo account. In rete, vi troverete molto frequentemente di fronte a differenti tabelle con apparenti limiti da seguire per evitare sanzioni. Tuttavia, vi raccomandiamo di tentare questi giochi col social network. Instagram non divulga alcuna informazione sui limiti, e qualsiasi servizio di bot è strettamente proibito. Non tentare la fortuna affidandoti su informazioni non confermate – attrai nuovi follower e supperta le attività del tuo account solo con l’aiuto di metodi legittimi.
Causa #2. Violazione dei diritti sulle proprietà intellettuali
Instagram ha cura dei diritti d’autore sui contenuti e promuove le persone ad essere creative e non utilizzare i lavori altrui. Questo è il motivo per il quale violare le proprietà intellettuali è una delle ragioni più comuni per blocchi e sanzioni sui social network.
Non è solo l’uso di foto e video di altre persone che ricade sotto questa categoria, ma anche la pubblicazione di loghi di altre compagnie. Instagram non tenterà di indovinare perché hai pubblicato un logo, a prescindere che sia parte di una collaborazione, della recensione di un prodotto, o di saldi o promozioni. A lanciare una segnalazione può essere anche un concorrente o un follower offeso, non necessariamente il brand stesso.
Repost frequenti possono anch’essi essere visti come la violazione dei diritti di proprietà intelletuale da parte del social network – l’algoritmo vede post identici in account differenti e non lo approva.
Gli utenti dei social network pensano spesso che non saranno notati in mezzo a vasto numero di altre foto e video. Invece, gli algoritmi e il sistema di monitoraggio delle violazioni di Instagram funzionano molto bene e senza sosta, pertanto è meglio non rischiare.
Causa #3. Contenuti proibiti
La ragione più ovvia per un blocco sono post illegali e con contenuti proibiti secondo il regolamento di Instagram. Per esempio, immagini di bambini nudi, vendita di armi, pornografia, istigazione al suicidio e all’autolesionismo (foto di tagli, teste e volti coperti di sangue, ecc.). La Lista completa di ciò che è proibito è disponibile sulle linee guida della comunità.
Causa #4. Pubblicazione troppo frequente
Instagram può punirti per aver “spammato nel feed”. Non ci sono criteri stretti che dicano quanti post si possono fare in un’ora, un giorno o in un minuto prima di venir bloccati. I casi degli utenti mostrano differenti scenari: c’è chi è stato bannato per 5 post al giorno, mentre altri riescono a pubblicare 5 foto al minuto. Vi raccomandiamo di affidarvi al buon senso e non lasciarvi prendere la mano. Anche se non vieni sanzionato dal social network, i tuoi follower difficilmente apprezzeranno la quantità di contenuti, e gli algoritmi vi puniranno comunque.
Causa #5. Abuso di hashtag
Instagram stimola la società ad utilizzare hashtag rari e quelli più adeguati a un particolare post per escludere contenuti irrilevanti e rendere il processo di ricerca più facile. Puoi ricevere una punizione se utilizzi hashtag troppo popolari, come ad esempio #love, #newyork, #beauty. C’è inoltre una lista di hashtag proibiti e tra alcuni di loro alcuni appaiono innoqui, come ad esempio #puppydogmonday.
Altrettanto probabile è esser bloccati se si includono troppi hashtag in un post, anche se sono tutti rilevanti. Una conseguenza comune di tale violazione è l’impossibilità per il pubblico di trovare il tuo account tramite ricerca per hashtag e i post sono mostrati solo ai tuoi follower.
I tipi di blocchi su Instagram
Instagram non notifica gli utenti su un possibile blocco, e alcune violazioni possono essere aggiunte alla “lista nera” – non saprai nemmeno di essere sotto osservazione e in prossimità di un ban. La gravità di un ban dipende da un vasto numero di fattori – anche per questi non riceverai notifiche. Questo è il motivo per cui i casi di blocco sono tutti molto singolari.
Come sempre, il modo migliore per evitarli è non violare nulla, e vi racconteremo i tipi di punizioni che Instagram ha preparato per chi trasgredisce.
Blocco tipo #1. Shadow ban
Sotto l’effetto di uno shadow ban, molti utenti credono cose diverse: alcuni pensano che Instagram ha smesso di mostrare i loro post nel feed dei follower, altri che il social network riduce la portata artificialmente. Tradizionalmente, il termine “shadow ban” è usato per descrivere una sanzione utilizzata per l’abuso di hashtag – i nuovi utenti non potranno trovarti con loro, rimarrai “nell’ombra”.
Cosa fare: smetti di violare le raccomandazioni sugli hashtag e attendi che il network ti riabiliti. Leggi informazioni più dettagliate e la guida all’azione sul nostro articolo dedicato allo Shadowban di Instagram.
Blocco tipo #2. Restrizione azioni
Se utilizzi bot e servizi che compiono azioni di massa in automatico, il social network potrebbe limitare le funzionalità a tua disposizione. Normalmente, gli utenti non possono lasciare like o pubblicare commenti, fare nuovi post o commenti, e inviare messaggi privati.
Cosa fare: riduci le tue attività e attendi 1-2 giorni. Se vedi una notifica sulla limitazione delle azioni, non tentare di completarle.
Blocco tipo #3. Rimozione post o didascalia
Se l’algoritmo di un social network determina che il post violi i regolamenti (le lamentele di qualcuno potrebbero favorire), l’intero post, testo o primo commento potrebbe essere rimosso.
Cosa fare: non tentare di caricare nuovamente il contenuto, potresti incorrere in un blocco ancora più serio. Scopri di più sul nostro articolo sui post rimossi.
Blocco tipo #4. Ban “permanente”
Questo tipo di blocco è utilizzato per violazione grave delle regole di Instagram o multiple violazioni minori. Quando entri nel tuo account vedrai una notifica di blocco e un bottone “Scopri di più”.
Cosa fare: puoi appellarti alla decisione del social network e tentare di recuperare l’account. A tale scopo, utilizza l’app mobile di Instagram. Premi il bottone “Problemi ad effettuare il login” o “Necessito ulteriore aiuto”. Inoltre, dovrai fornire informazioni su di te o sulla tua azienda, dopodiché, riceverai istruzioni alla tua email. Normalmente, all’utente è richiesto di scattare una foto a un pezzo di carta con un certo codice scritto sul medesimo. Ottempera alle richieste del social network e attendi.
Cosa fare per evitare di essere bloccati e rimanere al sicuro
- Prima di tutto, è necessario studiare il regolamento ufficiale di Instagram e le raccomandazioni. Imparale e seguile. Leggi la lista di contenuti proibiti e non pubblicare nulla del genere.
- Attenzione al copyright – non utilizzare foto, video e testi di altre persone. Rimuovi i loghi dei brand.
- Non abusare gli hastag: aggiungine non oltre 10 e solo i più rilevanti e non eccessivamente popolari.
- Non usare servizi di bot per incrementare artificialmente il numero di follower e like, non fare follow e like di massa, neanche manualmente.
- Allega il tuo attuale indirizzo email e lo smartphone a cui hai accesso. Ti saranno utili in caso di blocco – riceverai un codice di recupero sul telefono e dovrai comunicarlo al team di supporto via email.
- Pubblica immagini della tua faccia. Renderà il processo di recupero più facile. Se non hai possibilità di farlo, o il tuo account non presuppone contenuti personali, mettila sulla tua pagina Facebook che contiene informazioni personali.